ABRUZZO

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CANNELLONI ALL'ABRUZZESEIngredientiDosi per 5 persone: 350 gr. di farina di grano, 150 gr. di farina di granturco Per il ripieno: 5 uova, 400 gr. di carne mista macinata (agnello, manzo, maiale), 100 gr. di pecorino macinato, olio d'oliva, burro, 1 pizzico di noce moscata, salePreparazioneImpastare la farina di grano con quella di granturco, aggiungere acqua e sale fino ad ottenere una pasta un po' dura. Preparare dei quadrati di sfoglia, cuocerli per pochi minuti in acqua salata, scolarli e allargarli sul tavolo. Far rosolare la carne macinata impastata con le uova, il pecorino, la noce moscata; porre quindi su ogni riquadro un poco del ripieno preparato. Arrotolare la pasta e disporla in una teglia. Spennellare i cannelloni con rosso d'uovo, spolverizzare con la cannella e far cuocere in forno a 150 gradi per circa 20 minuti.

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MACCHERONI ALLA MULINARAIngredientiDosi per 4 persone, 500 gr. di farina integrale, 3 uova, 200 gr. di carne di manzo, 200 gr. di agnello, 200 gr. di maiale, 2 scatole grandi di pelati, vino bianco secco, olio d'oliva, burro, cipolla, carota, sedano, pecorino, salePreparazioneLavorare farina ed uova fino ad ottenere un panetto, praticarvi al centro un foro ed infilandovi le mani, l'una di fronte all'altra, lavorare ancora la pasta circolarmente (come una ruota). Ottenuto un lunghissimo maccherone, tagliarlo nella misura voluta. Mettere a cuocere i maccheroni per circa15 minuti. Per il sugo: mettere a rosolare i tre tipi di carne a pezzi molto piccoli ed un trito di cipolla, carota e sedano. Quando la carne sarà rosolata, irrorarla con una spruzzata di vino bianco. Evaporato il vino, aggiungere la salsa di pomodoro. Lasciare cuocere a fuoco lento per almeno 2 ore. La "Mulinara" andrà condita con questo sugo e con abbondante pecorino abruzzese e sarà servita ben calda.

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INSALATA ALL’ABRUZZESEIngredientiDosi per 4: 2 uova sode, 3 pomodori rossi, 1 peperone giallo, 300 g fagiolini, 200 g zucchine, 3 cipolline, 200 g tonno sott'olio, 3 acciughe salate, basilico, origano, olio, aceto, pepe, sale PreparazioneTagliare a fettine pomodori, uova sode, peperoni abbrustoliti e pelati, cipolline e zucchine lessate. Lavare e spinare le acciughe e tagliarle in pezzi. Lessare i fagiolini. Disporre tutti gli ingredienti in una insalatiera, unire basilico tritato, origano, olio, aceto, pepe e sale. Lasciare riposare 30' e servire.

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POLLO ALL'ABRUZZESE IngredientiDosi per 4 persone: 1 pollo, 1/2 bicchiere di olio d'oliva, 500 gr. di pomodori freschi o pelati, 2 peperoni dolci, 1 cipolla, sale e pepePreparazioneTagliare il pollo in piccoli pezzi e farlo dorare in un tegame con olio e cipolla tagliata finemente. Quando sarà ben colorito, salare, pepare ed unire i pomodori pelati e tagliati in pezzi; continuare la cottura a fuoco moderato. Arrostire i peperoni sulla piastra, tagliarli a listerelle, pulirli e metterli a cuocere con un po' d'olio, coperti ed a fuoco moderato. A cottura ultimata, unire al pollo, lasciare insaporare e dopo circa 10 minuti servire ben caldo.

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TACCHINO ALLA CANZANESEIngredientiDosi per 6 persone, 1 tacchino di circa 5 kg, aglio, rosmarino e foglie di alloro, pepe (possibilmente in granelli), salePreparazioneDisossare il tacchino senza romperlo e spiumarlo non in acqua calda. Dopo averlo disossato, mettere il magro in acqua fredda per circa 2 ore, poi sistemarlo su un panno pulito allargandolo, salarlo e peparlo moderatamente, inserendovi una foglia di alloro, i pezzetti di uno spicchio d'aglio, le altre due foglie di alloro e il rosmarino. Cucire il tacchino in mezzo e legarlo con uno spaghetto, in modo che non abbia a scomporsi durante la cottura. Sul tacchino già posto in una pentola della sua grandezza (possibilmente smaltata) versare acqua bollente. Aggiungervi le ossa fatte a pezzi, ricordando che per una buona gelatina occorrono ossa o nervi e ginocchio di vitello. Mettere a cuocere in forno molto caldo per almeno 4-5 ore (non girando spesso) e al termine della cottura sistemare il tacchino in un tegame e togliere lo spago. Passare il sugo rimasto nel tegame di cottura attraverso un colino, sgrassarlo e lasciarlo gelare insieme con il tacchino.

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MOSTACCIOLI Ingredienti500 gr. di farina, 250 gr. di zucchero, 1/4 di olio d'oliva, 150 gr. di mandorle tostate e tritate (non molto), 1 bustina di cannella, buccia di limone grattugiata, burro e farinaPreparazioneDisporre la farina a fontana, sbattendovi all'interno le uova e lo zucchero; aggiungere l'olio, le mandorle, la cannella, la buccia di limone grattugiata. Impastare e formare dei cannelli della grandezza di un pollice, chiacciare e tagliare a rombi. Mettere i "mostaccioli" su una piastra imburrata e infarinata e far cuocere a fuoco basso per 15-20 minuti.

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NEOLE Ingredienti1 uovo, 1 cucchiaio abbondante du zucchero, 1 cucchiaio di olio d'oliva, 1/2 bicchiere scarso di vino bianco, semi di anice (quanto basta), farina necessaria per un impasto né duro né molle PreparazioneAmalgamare l'uovo con lo zucchero, l'olio, la farina e i semi di anice. Aggiungere il vino e lavorare la pasta per un po'. Come si fa per gli gnocchi, fare dei tocchetti e metterli al ferro già caldo (che, ben chiuso, va tenuto per poco tempo sul fuoco e girato con rapidità, così che la "neola" sia non abbrustolita, ma quasi bianca).

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LA BALLARELLAForse progenitore della Saltarella, questo ballo si esegue alternando il piede destro con il sinistro e intercalando giri su se stessi. Ha un ritmo cadenzato, lento e ipnotico ed è tipico di alcune zone della Majella.

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LA QUADRILLESeconda per fama solo alla Saltarella, la Quadrille è una di quelle danze che la tradizione popolare ha “sottratto” ai balli di corte. Il capo danze lancia i comandi e le coppie eseguono un infinito numero di figure strutturate e codificate, in cui il fine del corteggiamento è ben chiaro. Come spesso succede, la donna ha la possibilità di accettarlo o rifiutarlo, con grande scorno dei ballerini esclusi, che faticano a reinserirsi nella vicenda. I passi riprendono quelli di tante danze popolari del Sette e Ottocento.

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LA SPALLATADanza molto antica, diffusa lungo l’asse appenninico centro meridionale, possiede un’eleganza e una forza di suggestione come poche altre del suo genere. La coreografia è complessa e si basa su una serie di scambi e avvicinamenti tra le coppie disposte in file parallele o in cerchio. Il capo danze guida la sequenza chiamando i passi e i ballerini eseguono cercando di imprimere una cadenza incalzante, quasi ipnotica. Molte le varianti, ma sempre complesse, tanto che in genere viene eseguita solo da gruppi locali collaudati.

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LA JISCIANAAlla famiglia delle Spallate appartiene la Jisciana, diffusa nella zona di Vasto. Nella struttura della danza le coppie progrediscono su un cerchio nel senso del ballo mentre i singoli ballerini si intrecciano seguendo percorsi a otto. Chi guarda rimane incantato da un simile movimento e non riesce a staccare gli occhi dalla formazione danzante. Ricorda i rituali antichi delle feste dionisiache.

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GABRIELE D'ANNUNZIODi estrazione dalmata, Gabriele d'Annunzio nacque a Pescara il 12 marzo 1863. Terzo di cinque fratelli, visse un'infanzia felice, distinguendosi per intelligenza e vivacità. Della madre, Luisa de Benedictis, erediterà la fine sensibilità, del padre, Francesco Paolo Rapagnetta (il cognome d'Annunzio è quello di un ricco zio adottivo), il temperamento sanguigno, la passione per le donne e la disinvoltura nel contrarre debiti, cosa che portò la famiglia da una condizione agiata ad una difficile situazione economica. Reminiscenze della condotta ... [continua]

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MOGOLGiulio Rapetti Mogol (Milano, 17 agosto 1936) è un paroliere italiano. Noto presso il grande pubblico con lo pseudonimo Mogol, è quasi sempre ricordato per il lungo e fortunato sodalizio artistico con Lucio Battisti, sebbene il suo contributo alla musica leggera italiana sia stato di respiro più largo, a partire dai primissimi anni '60 e sino a oggi, come testimoniano i contributi (spesso cover) per, fra gli altri, Caterina Caselli (Cento giorni, Il volto della vita, Perdono, Bugiarda), Dik Dik (Il primo giorno di primavera, Sognando la California), Equipe 84... [continua]

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PUBLIO OVIDIO NASONENato il 20 marzo del 43 a.C. a Sulmona da una famiglia facoltosa, appartenente alla classe equestre. A 12 anni si reca a Roma con il fratello Lucio, poi morto prematuramente, per completare gli studi. Frequenta le lezioni di grammatica e retorica dei più insigni maestri della capitale, in particolare Marco Arellio Fusco e Marco Porcio Latrone. Il padre lo vorrebbe oratore, ma Ovidio si sente già più portato per la poesia. Seneca il Vecchio ricorda che Ovidio declamava raramente... [continua]

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IGNAZIO SILONEIgnazio Silone, pseudonimo e poi, dagli anni sessanta, anche nome legale, di Secondo Tranquilli (Pescina, 1º maggio 1900 – Ginevra, 22 agosto 1978), è stato uno scrittore e politico italiano. Può annoverarsi tra gli intellettuali italiani più conosciuti e letti in Europa e nel mondo. Il suo romanzo più celebre, Fontamara, emblematico per la denuncia di oppressione e ingiustizia sociale della condizione di povertà, è stato tradotto in innumerevoli lingue. Per molti anni esule antifascista all'estero, ha partecipato attivamente ed in varie fasi... [continua]

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