MOGOL Giulio Rapetti Mogol (Milano, 17 agosto 1936) è un paroliere italiano. Noto presso il grande pubblico con lo pseudonimo Mogol, è quasi sempre ricordato per il lungo e fortunato sodalizio artistico con Lucio Battisti, sebbene il suo contributo alla musica leggera italiana sia stato di respiro più largo, a partire dai primissimi anni '60 e sino a oggi, come testimoniano i contributi (spesso cover) per, fra gli altri, Caterina Caselli (Cento giorni, Il volto della vita, Perdono, Bugiarda), Dik Dik (Il primo giorno di primavera, Sognando la California), Equipe 84 (Io ho in mente te, Nel ristorante di Alice, Un angelo blu), Fausto Leali (A chi), Gianni Morandi (Canzoni stonate), PFM (Impressioni di settembre), The Rokes (Che colpa abbiamo noi, È la pioggia che va), Bobby Solo (Se piangi, se ridi, Una lacrima sul viso), Little Tony (La spada nel cuore, Riderà). Nato come Giulio Rapetti, il 30 novembre 2006 è stato autorizzato con decreto del Ministro dell'Interno ad aggiungere al proprio il cognome "Mogol".
padre, Mariano Rapetti, era un importante dirigente della casa editrice musicale Ricordi, ed era stato nominato dall'azienda madre direttore della Ricordi Radio Record o RRR, cioè il ramo delle edizioni musicali che si occupavano di musica leggera; Mariano, con il nome d'arte di Calibi, era a sua volta un paroliere di successo degli anni Cinquanta.
Il giovane Giulio, anch'egli impiegato nella Ricordi Radio Record come addetto alla pubblicizzazione delle edizioni, iniziò l'attività di "paroliere", come allora venivano appellati gli autori di testi delle canzoni, contro la volontà del padre.
I suoi primi successi furono: Al di là, canzone che, interpretata da Luciano Tajoli e Betty Curtis, nel 1961 vinse il Festival di Sanremo e Una lacrima sul viso, con cui Bobby Solo ottenne un clamoroso successo nel 1964.
Anche se firmata da Mogol per il deposito alla SIAE, Il cielo in una stanza è in realtà opera di Gino Paoli, che non era ancora iscritto al momento della pubblicazione della canzone; fu interpretata da Mina, che ne fece un evergreen.
Oltre a scrivere ex novo testi in italiano per moltissimi cantanti, Mogol era anche impegnato, in anni in cui ancora in Italia vi era scarsa dimestichezza con la lingua inglese, nella traduzione dall'originale di moltissimi successi d'oltreoceano, tra i quali soprattutto colonne sonore di film, ma anche brani di Bob Dylan.
Nel 1965 ci fu l'incontro chiave di Mogol con Lucio Battisti, che allora era solo un giovane di Poggio Bustone, chitarrista del complesso I Campioni e autore musicale. Mogol contribuì coi suoi testi ai primi clamorosi successi di Battisti come autore, per brani come 29 settembre, affidata nel 1968 alla Equipe 84[3], e lo stimolò anche ad impegnarsi come produttore, come per la canzone Sognando la California, versione italiana (tradotta da Mogol) di California Dreamin' degli americani The Mamas & the Papas, e con Senza luce, versione italiana di A Whiter Shade Of Pale dei Procol Harum, entrambe portate dai Dik Dik ad un enorme successo di vendite...

 

Fonte: Wikipedia

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